
Le piccole e medie imprese, sollecitate dall’emergenza sanitaria, hanno mosso negli ultimi dodici mesi qualche passo in avanti sul cammino della digitalizzazione, aumentando in modo particolare la loro presenza online tramite l’e-commerce e attivando strumenti di collaborazione per gestire il lavoro da remoto. Ora, però, è giunto il momento di intraprendere un cambiamento profondo nei processi e nella cultura aziendale di un ecosistema che costituisce un pilastro del tessuto economico nazionale: le circa 220mila Pmi italiane con un numero di addetti compreso fra 10 e 249 e un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro, come dicono i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale delle Pmi del Politecnico di Milano, contribuiscono infatti a generare il 41% del fatturato nazionale e danno lavoro al 33% degli occupati. La digitalizzazione di queste imprese non può più aspettare perché gli effetti negativi della crisi pandemica hanno reso ancora più evidente il loro bisogno di innovare operatività quotidiana e strategie, evidenziando quanto il digital divide possa impattare negativamente nel loro percorso di crescita. L’Italia si posiziona oggi al 25esimo posto in Europa come livello di digitalizzazione secondo l’indice DESI 2020 della UE a causa di fattori che includono sia la limitata diffusione di competenze digitali sia la bassa adozione di tecnologie avanzate (come il cloud computing). E non è certo un caso che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), presentato dal Governo lo scorso aprile, riservi alla digitalizzazione il 27% degli oltre 222 miliardi di euro previsti e che Simest (società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) abbia rifinanziato con il Next Generation Eu, attraverso il PNRR, il Fondo pubblico 394 per sostenere con 1,2 miliardi di euro la transizione digitale delle Pmi a vocazione internazionale.
Un cambio di paradigma
Le piccole e medie aziende che hanno adottato le nuove tecnologie in modo organico e strategico sono anche quelle con performance economiche migliori e una capacità di resilienza che le ha aiutate ad affrontare meglio la fase emergenziale più critica. L’ottimizzazione delle caratteristiche digitali di una Pmi, in generale, incide sulla sua produttività e sulla sua crescita dimensionale, con benefici immediati sulla prosperità dell’intero sistema Paese. Nel processo di rilancio di questa categoria di imprese, le Utility possono giocare un ruolo importante per colmare alcuni evidenti gap accumulati nel corso degli ultimi anni e in alcuni casi aggravati dalla crisi pandemica. Come? Attraverso un’offerta di servizi in grado di abilitare non solo la trasformazione digitale delle aziende (pagamenti elettronici, e-commerce, piattaforme di digital marketing e di web analytics, strumenti avanzati di accounting e di e-learning) ma anche la loro transizione energetica, stimolando un cambiamento culturale verso la sostenibilità ambientale non più procrastinabile. Stando ai risultati contenuti nel rapporto “Eurobarometro” pubblicato dalla Commissione europea a settembre 2020, solo il 17% delle Pmi italiane risultava infatti impegnato nella riduzione del consumo di risorse naturali e solo il 31% (rispetto al 52% delle media UE) si stava occupando di risparmio energetico o di passaggio a fonti energetiche sostenibili. L’energia non può più essere considerata semplicemente un costo da ottimizzare e da ridurre, ma un asset da ripensare come una sorgente di dati e informazioni che – se opportunamente analizzata e interpretata – si trasforma in conoscenza del cliente. Si tratta di un approccio che rappresenta un cambio di paradigma profondamente disruptive: un’azienda innovativa e leader di mercato come Enel Energia ha capito che applicare le tecnologie di data analitycs alla “curva di consumo” consente di conoscere meglio e in modo più approfondito un cliente e le proprie abitudini di consumo ponendosi quindi come partner e accompagnarlo ad individuare con precisione spazi di efficienza. Il progetto di una PMI green e data-driven, in grado di autoprodurre elettricità da fonti rinnovabili e di sviluppare nuove opportunità di entrata scambiando l’energia non utilizzata e garantendo flessibilità ai gestori della rete, è quindi possibile e realizzabile ma solo in presenza di una gestione attenta dei consumi supportata da analytics avanzati e attraverso un utilizzo continuativo delle piattaforme digitali.
Componente energia al prezzo all’ingrosso e servizi a valore aggiuntoPer gli operatori del settore dell’energia elettrica, la nuova sfida è oggi quella di offrire alla clientela business (aziende e professionisti con partita IVA) soluzioni ad hoc che permettano di ottimizzare la spesa energetica. La scelta del fornitore a cui affidarsi, in un momento di incertezza come quello attuale, non può quindi prescindere dalla garanzia di totale trasparenza e, soprattutto, dalla disponibilità di servizi innovativi che possano sostenere il business a 360 gradi in una doppia chiave strategica per lo sviluppo e la competitività: sono stati infatti la digitalizzazione e la presenza online ad aver permesso a molte imprese, piccole attività, studi professionali e anche negozi di non interrompere l’attività durante i vari lockdown dovuti alla pandemia da Covid-19. “L’energia è una commodity che non si consuma ma si utilizza, e per le Pmi è un fattore essenziale”. Nicola Lanzetta, responsabile mercato Italia di Enel Energia, presenta con queste parole la nuova offerta Open Energy Digital, che prevede per le piccole e medie imprese che stanno affrontando la delicata fase di ripresa economica una fornitura con la componente energia al prezzo all’ingrosso (PUN*) per l’intera durata contrattuale e la disponibilità di servizi digitali a valore aggiunto offerti da Accenture. L’offerta è sviluppata in collaborazione con Accenture con l’intento di favorire il processo di digitalizzazione delle Pmi. I clienti che aderiscono a Open Energy Digital potranno verificare in qualsiasi momento il valore del Prezzo Unico Nazionale (PUN) sul sito del GME (Gestore del Mercato Elettrico), assicurandosi la massima trasparenza sui costi di fornitura di energia elettrica e ricevere una gamma di servizi digitali pensati appositamente per il loro business. Con questa soluzione Enel Energia accompagna le Pmi a un utilizzo più corretto dell’energia per generare valore, guidando le aziende a consumarne quanta realmente ne serve e non di più.
Una proposta su misura
La gamma di offerte Open Energy, nel dettaglio, prevede tre piani differenti e mette a disposizione tutti i servizi di Enel Energia, dalla possibilità di gestire la propria fornitura completamente online nell’area clienti, alla garanzia di una fornitura proveniente da fonti rinnovabili. Il piano SMART è pensato per ottimizzare i costi dei consumi la sera, nei week end e nei giorni festivi ed è attivabile con un abbonamento di 12,99 euro al mese, (IVA e imposte escluse) a cui si aggiunge la componente energia al prezzo all’ingrosso per sempre. Il piano MONO prevede invece un unico prezzo della componente energia a qualsiasi ora del giorno e della notte e un abbonamento di 13,99 euro al mese (IVA e imposte escluse). Il piano DIGITAL, infine, è rivolto alle imprese che vogliono fare un passo in avanti deciso nel proprio percorso di trasformazione energetica e digitale, aumentando il proprio livello di innovazione ed efficienza grazie al lancio del loro business online. L’offerta è composta da una componente fissa in abbonamento a 13,99 euro al mese (IVA e imposta escluse) a cui si aggiunge la componente energia al prezzo all’ingrosso e il costo dei servizi digitali forniti da Accenture (12€ al mese + 144€ una tantum per il servizio di design rateizzati nei primi 12 mesi di fornitura), tutti i prezzi sono da intendersi IVA e imposte escluse.
I servizi digitali forniti da Accenture comprendono un sito Web personalizzato “pronto all’uso” creato da designer professionisti in base alle necessità del cliente e del proprio business e la possibilità di integrare strumenti di e-commerce e di online booking. Per facilitare alle aziende clienti la gestione del sito e dei principali strumenti digitali sono messi a loro disposizione una serie di corsi su tematiche digitali erogati in modalità e-learning e realizzati da esperti del settore.
Fonte: ilsole24ore